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Guida Allevamenti

LA GIORNATA DEI RECORD A CHILIVANI

Pubblicato giovedì, 20 settembre, 2018

 

A mente fredda, a qualche giorno dalla bellissima giornata di corse che si è svolta a Chilivani, ecco alcune riflessioni su quanto avvenuto all’ippodromo “Don Meloni”.
HH Sheikh Mansoor Festival ha individuato nella Sardegna la regione italiana dove indirizzare i propri sforzi sia per l’endurance, sia per il galoppo in piano: e quando gli episodi non restano isolati ma si ripetono con la promessa di andare avanti, un risultato è già stato ottenuto. E importante.

La macchina organizzativa a Chilivani ha funzionato: enti locali, ippodromo, Horse Country Resort & Spa e ANICA hanno lavorato bene assieme con un solo obiettivo comune, quello di creare un evento che potesse restare nella memoria dell’ippica sarda e che dimostrasse al Mipaaf che la Sardegna può ottenere risultati importanti anche a questi livelli.

L’ippodromo ha visto i suoi recinti colmi di pubblico, circa 6.000 i presenti, che difficilmente si vedono in un ippodromo metropolitano in un giorno di Gran Premio.
Le immagini televisive e delle molte foto che sono circolate su internet ne sono la testimonianza tangibile e su queste è difficile barare!
Il risultato tecnico della prima Listed Race sarda è andato forse oltre alle attese, vista la presenza al via di tre cavalli esteri e di altri provenienti “dal continente”.
L’esito della Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan Cup è stata, forse, deludente per i PSA allevati in Italia, visto che il successo è andato all’olandese Akoya, davanti al saudita-polacco Shadwan al Khalediah, al francese (ma di training italiano) Ramiz al Aziz e alla femmina Eiman du Loup (anche lei francese di nascita ma italiana di proprietà e training).
Questo, però, non deve essere visto come un aspetto negativo per il galoppo sardo perché non dobbiamo pensare solo al beneficio diretto che il montepremi di questa corsa può portare alle scuderie locali, ma anche a quelli indiretti. Sponsor, indotto, potenzialità del mercato, esposizione multimediale a llivello regionale e nazionale e altri fattori devono essere comunque tenuti di conto.

Anche nella Wathba Summer Stallion Cup, la maiden per i tre anni, accoppiata per gli ospiti “toscani” Manou Taouy e Nina Taouy (fratelli di madre) ma buon terzo posto per il sardo Zaffiro de Lottas, commovente per la sua regolarità che ancora non è stata premiata da un successo che, comunque, non dovrebbe tardare ad arrivare.

Per la cronaca il Purosangue Arabo Ussarus, essendo arrivato 6° nella Listed è andato a premio grazie all'estensione del premio allevatoriale per i cavalli italiani partecipanti alle corse listed e di gruppo.
Lara Sawaya, direttore esecutivo del Festival, ha così commentato dalla zona premiazioni la giornata:
“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’esito di questa fantastica giornata di corse e che sotto le bandiere degli Emirati Arabi Uniti e dell’Italia si sia disputata la prima Listed Race in Sardegna, intitolata al padre della nostra nazione, HH Sheikh Zayed del quale quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita. Complimenti a tutti, organizzatori e vincitori, e ci vediamo il prossimo anno”.

 

 

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