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Guida Allevamenti

FAZZA, DALLA POLONIA CON FURORE. NEL SEGNO DELL’INTERNAZIONALITA’

Pubblicato martedì, 03 luglio, 2018

 

Fine settimana di alto livello a San Siro per le ultime giornate di corse prima della pausa estive.

Per la prima volta in programma in queste importanti giornate di corse (domenica si è disputato il GP di Milano) sono state inserite due prove per i Purosangue Arabo, operazione fortemente sostenuta dall’ANICA.
Sabato il Premio dei Tre Anni ha visto solo cinque cavalli al via dopo il ritiro di Zambra, con il solo Ziutodde a lottare contro il poker di Manuela Daverio. L’unico Italian bred che aveva impressionato a Chilivani, allevato e di proprietà del socio ANICA Battista Meloni, ha qui invece dovuto arrendersi, terminando ultimo. A vincere è stato Alwaadi (Al Saoudi), alla seconda corsa in carriera e alla prima vittoria.

Affidato ad Antonio Fresu, è andato subito al comando respingendo sicuro Winne Taouy, con Aline Khal terza e la debuttante Nina Taouy quarta. Poco da dire, un’altra occasione sprecata per i PSA italiani e la necessità di coordinare meglio la programmazione delle corse PSA in Italia.

Domenica giorno di festa a Milano e occasione importante per i PSA per la disputa della seconda edizione della Milan President of UAE Cup, Listed Race sul doppio chilometro in pista grande.

Partecipazione internazionale garantita da due francesi, due polacchi, due olandesi e 4 cavalli iscritti ANICA, uno solo dei quali Tabasco, allevato in Italia.

La lunga dirittura di San Siro ha ancora una volta fatto la differenza. Infatti, già sollecitato a braccia e frusta (usata forse anche eccessivamente) sulla grande curva da Pierantonio Convertino, Fazza Al Khalediah (Jalnar Alkhalediah), il grigio si è spostato all’esterno del gruppo schierato a ventaglio e, metro dopo metro, ha guadagnato terreno per poi passare primo sul traguardo.

Sugli altri gradini del podio i due cavalli di Karin Van Den Boss, Akoya e Dynamites.

Quarto il francese Amjiz de Piboul davanti a Ramiz al Aziz. Tempo del vincitore un ottimo 2.10.6 (i Purosangue Inglese di tre anni nel Premio Merano hanno fermato le lancette sul 2.02.2 sulla stessa distanza).
Purtroppo non si può non sottolineare come i cavalli allevati in Italia siano ancora una volta latitanti, nonostante già da molto tempo sia stata istituita la norma secondo la quale nelle corse Listed e di Gruppo riservate ai Purosangue Arabo, il premio all’allevatore sia corrisposto fino al sesto arrivato.

L’auspicio è che non si tema il confronto in queste corse internazionali e che possa esserci un’inversione di tendenza.
Due considerazioni da fare. La prima riguarda i 4 anni hanno avuto la meglio sugli anziani occupando i primi quattro posti nel marcatore in questa corsa che è stata un confronto intergenerazionale e internazionale importante.

La seconda è dedicata, invece, a Fazza Al Khalediah che dopo la corsa milanese resta imbattuto: 8 corse e 8 vittorie per lui.

Le prime sette le aveva ottenute in Polonia dove è allenato e questa era la prima corsa che disputava all’estero, preferendo Milano al Derby Francese dei 4 anni nel quale era stato iscritto. Il secondo posto di Akoya (5° nel Derby di Chantilly) dà subito una valutazione internazionale di questo portacolori saudita.

Già, perché Fazza Al Khalediah è allenato in un centro privato vicino a Varsavia ma difende i colori della Polska AKF, che altro non è se non l’acronimo di Al Khalediah Farm, la scuderia principesca dell’Arabia Saudita.

Torneremo su questo cavallo e la sua storia in un prossimo articolo con l’intervista a Hubert Kulesza, General Manager della Polska Akf.

 La vittoria di Fazza Al Khalediah

 

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